Vandalismo criminale. A Latina, devastato il “Campo della Legalità” di Libera.
post pubblicato in
Giustizia, il 23 ottobre 2011
Fonte
"Oggi l'associazione aveva
organizzato una giornata "speciale", divisa in tre momenti: prima la
visita al vicino Borgo Mondello dove fu massacrato ed incaprettato nel 1995 don Cesare Boschin
e dove le ecomafie hanno fatto per anni affari con il ciclo dei rifiuti
tossici: poi un sopralluogo al campo rom Al Karama e, infine, il pranzo al
villaggio con i ragazzi di Libera Roma e la proiezione del documentario
"La quinta mafia", realizzato con i soldi dell'associazione, che
affronta i temi dell'infiltrazioni mafiose nel territorio alle porte di Roma,
spiega i motivi per cui la Banda della Magliana non è morta e parla delle
attività di camorra e 'ndrangheta nella zona.
"Un evento che avevamo pubblicizzato per sensibilizzare i cittadini
di Borgo e che è diventato il bersaglio della violenza - dice Turri lasciando sfogare tutto il suo dolore - E'
stata un'azione pianificata con una forza militare. Troppa violenza che mi
lascia perplesso e amareggiato".
Turri parla del Campo della
Legalità devastato nella notte tra il 21 e il 22 da un gruppo di persone per
dare un segnale a quanti si impegnano con iniziative atte a mettere in guardia
la popolazione.
Un’iniziativa criminale che
lo stato, ma anche i media, non tengono in particolare attenzione.
Il Campo
è il risultato di confisca per abusivismo edilizio e della società civile. Dopo
essere stato confiscato perché risultato da attività mafiosa, è stato dato in
gestione a Libera, l’associazione di Don Luigi Ciotti.
Lo stato, giustamente
presente quando si tratta di contrastare le violenze di piazza dei gruppi black
blok, sembra assente in merito agli attacchi della criminalità organizzata
contro coloro che propongono, sul territorio, un modello di sviluppo civile e
legale.
Sembra che far fronte alle
esigenze della popolazione in materia di sicurezza non sia più competenza dello
stato; questo a fronte di tutte le parole spese dal ministro Maroni, e della
lega, sulla sicurezza del territorio.
Intimidazione mafiosa al quotidiano Metropolis.
post pubblicato in
società, il 3 ottobre 2011
La lotta alla criminalitàorganizzata e i suoi effetti, tanto sbandierata dal ministro Maroni, la si puòvalutare da ciò che avviene la dove la criminalità ha la sua base naturale. La dove,più che in altri luoghi, controlla direttamente il territorio.Succede a Castellamare diStabia che il quotidiano “Metropolis” non venga venduto grazie all’intimidazionedel familiari del pentito Salvatore Belvisto del clan D’Alessandro. Leggicronaca dal quotidiano stesso.
Dalla cronaca risulta chiaroil potere persuasivo e intimidatorio che la criminalità esercita sullapopolazione e sulla società civile.
Episodi simili sono lariprova che non basta arrestare i boss o chi ha commesso reati gravi all’internodella struttura criminale. Non basta perché è proprio il tessuto sociale contutte le sue problematiche, in primis la dipendenza della popolazione dallacriminalità in fatto di lavoro e, di conseguenza, della sua sopravvivenza, haessere l’alimento base della criminalità. Criminalità che esercita il suopotere attraverso il ricatto la dove lo stato è assente se non coinvolto perinteresse e paura delle conseguenze.
Tutti i roboanti proclami aogni “successo” contro la criminalità sono, a questo punto, fumo negli occhi lanciato da una classe politica sorda a ognirichiesta di aiuto concreto mirante a modificare il tessuto sociale coninterventi a sostegno della parte attiva della popolazione. Interventi chedovrebbero essere rivolti alla creazione, sia di strutture socio economiche ingrado di sostenere l’iniziativa dei singoli che vogliono operare onestamente nelrispetto delle leggi, sia con l’apporto degli strumenti per mettere insicurezza gli stessi da ritorsioni della criminalità.
D’altra parte, cosa ci sipuò aspettare da un ministro che partecipa a un partito che proclama laseparazione del nord dal sud?
Anche a fronte del passatodove il politico sfruttava la sua connivenza a scopi privati, l’aggiunta delfattore secessionista non fa altro che peggiorare le cose: si lascia tutto com’èper dimostrare la superiorità del nord!